mercoledì 1 luglio 2020

I soliti ignoti

I soliti ignoti film del 1958 diretto da Mario Monicelli.

Commedia
Italia 1958
Regia Mario Monicelli
Durata 102 min

Interpreti e personaggi
Vittorio Gassman: Giuseppe Baiocchi, detto "Peppe er Pantera"
Marcello Mastroianni: Tiberio Braschi
Renato Salvatori: Mario Angeletti
Totò: Dante Cruciani
Claudia Cardinale: Carmelina Nicosia
Tiberio Murgia: Michele Nicosia detto "Ferribotte", suo fratello
Memmo Carotenuto: Cosimo Proietti
Carlo Pisacane: Pierluigi Capannelle
Carla Gravina: Nicoletta
Rossana Rory: Norma
Nino Marchetti: Luigi, l'impiegato del banco dei pegni
Gina Rovere: Teresa, la moglie di Tiberio
Lella Fabrizi: una delle tre "mamme" di Mario
Gina Amendola: una delle tre "mamme" di Mario
Elvira Tonelli: una delle tre "mamme" di Mario
Mario Feliciani: il commissario di polizia
Mimmo Poli: un carcerato
Mario De Simone: il ricettatore
Aldo Trifiletti: Fernando, il portiere dello stabile di Nicoletta
Gustavo Serena: il guardiano dell'orfanotrofio
Pasquale Misiano: Massimo
Renato Terra: Eladio
Ida Masetti: Gabriella
Edith Bruck: donna che litiga sotto il lucernario
Lisa Romey: Emilia
Roberto Spiombi: Piero

Cosimo e il vecchio "Capannelle", due ladruncoli di Roma, tentano di rubare un'autovettura ma vengono sorpresi dalla polizia: il primo viene arrestato mentre l'anziano riesce a fuggire. Detenuto nel carcere di Regina Coeli, Cosimo apprende da un altro detenuto il piano per un colpo di facile realizzazione presso il Monte di Pietà; incarica così Capannelle di trovare una pecora, termine gergale malavitoso per indicare qualcuno che dietro compenso sconti la pena al posto di un altro.

Capannelle si rivolge a degli amici dell'ambiente — il prestante Mario, il siciliano Michele detto "Ferribotte" e il fotografo Tiberio —, ma visto il rifiuto deve ripiegare tra gli incensurati optando per Peppe "er Pantera", un pugile suonato che va puntualmente al tappeto. Il commissario tuttavia non si lascia ingannare e lo fa condannare con Cosimo. Durante la detenzione Cosimo accenna a Peppe del piano, sicché costui fa credere all'altro di aver subìto una lunga condanna affinché gli confidi i dettagli; egli in realtà sta per essere scarcerato il giorno stesso, avvalendosi della condizionale. Dovendo restituire agli amici il denaro sottoscritto per l'incarcerazione, decide di assoldarli per il colpo.

VALUTAZIONE

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