film del 1953 diretto da Mario Mattoli.
Comico
Italia 1953
Regia Mario Mattoli
Durata 86 min
Interpreti e personaggi
Totò: Felice Sciosciammocca
Carlo Campanini: don Pasquale Catone
Isa Barzizza: Giulietta, moglie di don Pasquale
Aldo Giuffré: Faina
Primarosa Battistella: Lisetta Catone
Enzo Turco: Carluccio "uomo di ferro"
Mario Castellani: onorevole Cocchetelli
Christiane Dury: Marion
Amedeo Girard: don Ignazio
Franca Faldini: Angelica, moglie di don Ignazio
Vinicio Sofia: il vero turco
Anna Campori: Concettina
Nicola Maldacea Jr.: Salvatore
Guglielmo Inglese: falegname becchino
Ignazio Balsamo: commesso
Ugo D'Alessio: una guardia
Giacomo Furia: secondino
Salvo Libassi: una guardia
Gianni Partanna: ospite alla festa di fidanzamento
Valeria Moriconi: una bagnante
Totò Mignone: signore che parla turco
Peppino De Martino: barone a teatro
Felice Sciosciammocca viene condotto in carcere per essersi accollato la colpa di un delitto in realtà commesso da altri. In galera familiarizza con un lestofante che si fa chiamare Faina, mostrando subito la sua proverbiale forza straordinaria mercé la quale spezza senza sforzi i piedi di una sedia claudicante. Quando viene a conoscenza della sua condanna a morte, Felice accetta la proposta di evasione avanzata da Faina, piegando senza problemi le sbarre della cella. Appena usciti di prigione, i due incontrano un forestiero turco che chiede indicazioni per la stazione, poiché deve recarsi a Sorrento per non specificati motivi di lavoro. Faina e Felice lo stordiscono e lo derubano, e il primo convince il secondo ad andare a Sorrento con i documenti dello sconosciuto per assumerne posto di lavoro ed identità. Felice scopre così che il turco avrebbe dovuto prestare servizio presso la bottega di Pasquale Catone, uomo ricco ma gelosissimo della seconda moglie Giulietta e della figlia di primo letto Lisetta. Pasquale in effetti s'attende un lavoratore straniero promessogli dall'importante onorevole Cocchetelli, il quale vuole ingraziarselo in vista delle prossime elezioni tanto da promettergli anche il titolo di cavaliere.
VALUTAZIONE

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