sabato 10 ottobre 2020

Così parlò Bellavista

Così parlò Bellavista 
film commedia italiano del 1984,
tratto dal romanzo omonimo,
 sceneggiato e diretto da
Luciano De Crescenzo. Nel 1985.

Commedia
Italia 1984
Regia Luciano De Crescenzo
Durata 105 min

Interpreti e personaggi
Renato Scarpa: il dottor Cazzaniga
Giovanni Attanasio: il barista
Luigi Uzzo: Armando, il portiere
Salvatore La Rotonda: Ferdinando, il sostituto portiere
Benedetto Casillo: Salvatore, il vice sostituto portiere
Tommaso Bianco: il tassista
Luciano De Crescenzo: il professor Bellavista
Isa Danieli: Maria, la moglie di Bellavista
Lorella Morlotti: Patrizia, la figlia di Bellavista
Marina Confalone: Rachelina
Marina Ruffo: la vicina di casa
Aldo Tarantino: 'o cavaliere
Sergio Solli: Saverio, il netturbino
Gerardo Scala: Luigino, il poeta
Vittorio Panetta: il colonnello
Geppy Gleijeses: Giorgio Loffredo
Gianni de Bury: il parcheggiatore
Antonio Sigillo: lo zio di Bellavista
Patrizia Loreti: la caporeparto della Rinascente
Francesco De Rosa: il venditore di bare a rate
Nicola Esposito: Gaetano
Renato Rutigliano: l'impiegato del Banco Lotto
Nunzia Fumo: la vecchietta del banco lotto
Nuccia Fumo: la vecchietta del banco lotto
Lucio Allocca: il cameriere della pizzeria
Riccardo Pazzaglia: l'uomo del cavalluccio rosso
Pia Velsi: la signora del cavalluccio rosso
Gino Maringola: lo zio di Giorgio
Antonio Allocca: "core n'grato", l'esattore della camorra
Biagio Casalini: il presentatore televisivo di Telemergellina
Raffaele Moccia: l'ospite in Tv
Nunzio Gallo: il camorrista
Vittorio Marsiglia: il regista fotografico
Franco Javarone: l'avvocato Russo
Antonio Casagrande: il detenuto
Massimo Colatosti: il benzinaio
Marzio Honorato: il giudice
I Fatebenefratelli: i fratelli Pasquale e Vincenzo Sorrentino
Carmine Faraco: Vincenzino, il camorrista
Vincenzo Falanga: il camorrista al mercato

Gennaro Bellavista è un professore di filosofia in pensione, che si diletta a esporre le sue teorie al proprio cenacolo di discepoli, composto dagli amici Salvatore, Saverio e Luigino. In particolare, riallacciandosi scherzosamente alle categorie sociologiche esposte nel trattato tedesco Gemeinschaft e Gesellschaft, egli distingue l'umanità in «uomini d'amore», come i napoletani, e «uomini di libertà», come i milanesi. La sua vita tranquilla viene disturbata dall'arrivo del dottor Cazzaniga, il nuovo direttore del personale dell'AlfaSud: costui, proveniente da Milano, va ad occupare un appartamento all'interno dello stesso stabile di Bellavista. Immediatamente si nota il contrasto tra le abitudini di Cazzaniga, che è ligio al dovere, puntuale, preciso e quelle più confusionarie degli amici del professore che, ad esempio, non si spiegano come mai Cazzaniga, nonostante sia il direttore del personale, voglia andare al lavoro in perfetto orario.

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