domenica 12 gennaio 2020

Profondo rosso

Profondo rosso è un film del 1975 diretto da Dario Argento.

Thriller
Italia 1975
Regia Dario Argento
Durata 127 min

Interpreti e personaggi
David Hemmings: Marcus Daly
Daria Nicolodi: Gianna Brezzi
Gabriele Lavia: Carlo
Macha Méril: Helga Ulmann
Clara Calamai: Marta
Eros Pagni: commissario Calcabrini
Giuliana Calandra: Amanda Righetti
Glauco Mauri: professor Giordani
Piero Mazzinghi: signor Bardi
Furio Meniconi: Rodi, custode della villa
Nicoletta Elmi: Olga, figlia di Rodi
Geraldine Hooper: Massimo Ricci
Liana Del Balzo: Elvira, domestica di Amanda
Jacopo Mariani: Carlo da bambino
Aldo Bonamano: padre di Carlo

Roma. Durante una conferenza sui fenomeni telepatici, Helga Ulmann, una sensitiva tedesca, percepisce che tra il pubblico è presente un Serial killer. A conferenza conclusa, la medium confida al dottor Giordani suo collega, di conoscere l'identità dell'assassino il quale si trova ancora nel teatro e li spia.

A casa, Helga viene trucidata con una mannaia da macellaio: il soggetto vestito in nero con impermeabile e cappello "marchia" i suoi omicidi diffondendo una nenia infantile in sottofondo prima di compierli. Il pianista jazz inglese Marcus Daly detto Marc, che abita nello stesso stabile di Helga, è testimone dell'epilogo del delitto insieme all'amico Carlo, soggetto depresso e alcolista. Dalla finestra della medium il pianista vede allontanarsi in fretta il colpevole in nero. Poco dopo arrivano il commissario Calcabrini e Gianna Brezzi, una giovane giornalista. Marc viene sospettato ma vuole indagare assieme alla giornalista, rimanendo turbato da un quadro visto all'interno dell'appartamento della vittima, ora probabilmente rimosso o spostato che potrebbe avere una certa rilevanza nel delitto. Daly si reca da Carlo e qui conosce la madre, Marta, un'ex-attrice a riposo un po' svampita. Lei lo indirizza alla transessuale Massimo Ricci, dove incontra l'amico, che gli consiglia di scappare per non essere preso di mira dall'assassino. La stessa sera, mentre Marc si esercita al pianoforte, avverte la presenza di un estraneo e la stessa nenia infantile sentita da Helga: l'assassino è in casa! Marc sta per essere aggredito ma una telefonata di Gianna coglie di sorpresa il killer, permettendo allo spaventato pianista di chiudersi nella stanza, resistendo all'aggressione e il killer fugge, non prima di aver minacciato di morte il pianista.

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