Commedia
Italia 1968
Regia Luigi Zampa
Durata 99 min
Interpreti e personaggi
Alberto Sordi: dott. Guido Tersilli
Evelyn Stewart: Anna Maria
Bice Valori: Amelia Bui
Sara Franchetti: Teresa
Nanda Primavera: Celeste, madre di Guido
Patrizia De Clara: suor Pasqualina
Leopoldo Trieste: Pietro, paziente in casa
Adriana Giuffrè: Marianna
Pupella Maggio: sig.ra Parise
Claudio Gora: il primario
Franco Scandurra: dott. Carlo Bui
Sandro Merli: dott. Drufo
Sandro Dori: dott. Zeccone
Cesare Gelli: il radiologo dott. Filopanti
Egidio Casolari: Simeone, l'amante di Amelia Bui
Marisa Traversi: la prostituta
Franco Abbina: dott. Misticò
Gianfranco Barra: dott. Sandolini
Gastone Pescucci: dott. Binasco
Tano Cimarosa: Salvatore Laganà
Massimo Foschi: l'ultimo assistente volontario
Jimmy il Fenomeno: paziente che ha bisogno degli occhiali
Ennio Antonelli: Cecconi Callisto, paziente coi calcoli al fegato
Il dottor Guido Tersilli è un giovane neolaureato in medicina che aspira ad aprire uno studio medico a Roma. È assetato di guadagni in quanto deve capitalizzare i sacrifici fatti dalla madre vedova per farlo studiare. La convenzione con la mutua[1] appare la via più semplice per guadagnare: più mutuati si hanno più si guadagna, in quanto il mutuato, godendo di visite e medicine completamente gratuite, pretende che il medico gliene prescriva di ogni tipo, anche le più inutili.
Inizia così l'affannosa ricerca di mutuati; con alcuni stratagemmi la madre e la fidanzata Teresa riescono ad avviare l'attività di Guido. Per farsi un po' di esperienza, Tersilli lavora gratuitamente in un ospedale nel quale, grazie al suo arrivismo, riesce a entrare nelle grazie del primario e delle suore infermiere che lo aiutano indirizzandogli alcuni pazienti, al contempo si attira le ire dei colleghi a cui cerca di rubare i mutuati. Per fare il salto di qualità Guido visita il Dott. Bui, un anziano medico in fin di vita che ha raccolto nella sua carriera più di 2300 mutuati.
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