film del 1955
diretto da Camillo Mastrocinque
interpretato da Totò e Paolo Stoppa.
Comico
Italia 1955
Regia Camillo Mastrocinque
Durata 92 min
Interpreti e personaggi
Totò: Totò Esposito, l'"uomo"
Paolo Stoppa: il "caporale" nei vari personaggi (Meniconi il capocomparsa, il fascista, il colonnello nazista Hammler, il colonnello americano Mr. Black, il direttore di Ieri, oggi, domani, il piccolo imprenditore lombardo)
Fiorella Mari: Sonia
Nerio Bernardi: lo psichiatra
Vincent Barbi: il segretario di mr. Black
Mara Werlen: Mimì
Agnese Dubbini: la madre di Mimì
Mario Passante: il sergente tedesco
Henri Vidon: il medico tedesco
Gino Buzzanca: il regista del film su Nerone
Pasquale De Filippo: l'operatore del film su Nerone
Loris Gizzi: il tenore
Giacomo Furia: l'interprete di Nerone
Franca Faldini: Gabriella, la redattrice di "Ieri, oggi, domani"
Rosita Pisano: Filomena Ossobuco
Vinicio Sofia: Cesarino Ossobuco
Gildo Bocci: un testimone
Salvo Libassi: un redattore di "Ieri, oggi, domani"
Gianni Partanna: altro redattore di "Ieri, oggi, domani"
Sylva Koscina: l'aspirante attrice
Gina Rovere: una ballerina
Denise Carpenter: altra ballerina
Nicola Maldacea Jr.: primo poliziotto
Romano Milani: secondo poliziotto
Totò Esposito, reduce da diverse piccole esperienze come attore comico, si reca a Cinecittà con lo scopo di ottenere un ruolo da comparsa per un film su Napoleone, ma termina invece sul set di una pellicola dedicata a Nerone. Il responsabile comparse, tale Meniconi, viene richiamato ed incolpato di non aver fatto attenzione alla presenza di Totò, ma cerca comunque di rimediare inserendolo nel film sull'imperatore francese. Vestito da milite napoleonico, Totò finisce erroneamente e nuovamente sul set del film su Nerone. Dinanzi alle promesse di Meniconi di farlo arrestare, Totò sfila il fioretto dal fodero minacciando di uccidere chiunque gli capiti a tiro. Viene bloccato e portato in una clinica psichiatrica in quanto considerato pazzo. Lo psichiatra che lo visita capisce fin dall'inizio che Totò non è malato, e se ne convince pienamente dopo che il paziente gli espone la sua personale visione del mondo, diviso a suo dire tra la maggioranza degli "uomini", costretta da sempre a subire e patire, e la minoranza dei "caporali", perennemente concentrata sul vessare con prepotenza e cattiveria gli "uomini". Incuriosito da quella particolare filosofia di vita, il medico desidera sapere da Totò quali eventi l'abbiano maturata.
VALUTAZIONE

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